Reintegrare i liquidi persi in corsa
Il caldo è uno dei fattori che in questo periodo maggiormente influisce, in maniera negativa, sul rendimento. I punti salienti sono: all’aumentare di temperatura (e umidità), diminuisce la prestazione sulle discipline di durata; la perdita di acqua (e non solo) con la sudorazione comporta un’ulteriore calo prestativo se non ben reintegrata. Il bilancio termico durante l’attività diviene assolutamente da considerare in questa stagione. Buona parte del calore prodotto dal nostro organismo infatti viene liberato attraverso il sudore, la sua evaporazione e l’espirazione, ma una parte viene comunque accumulato. Le perdite di peso legate a perdita di liquidi non reintegrati durante la corsa, molto consistenti in questa stagione, determinano importanti problematiche che possono addirittura culminare nel collasso cardio circolatorio per perdite superiori al 10% del peso totale. Il buon senso (e la fisiologia) suggerisce di reintegrare liquidi ogni 15 minuti circa sotto varie forme ed in piccoli sorsi. Senza entrare nello specifico, la velocità di assimilazione della bevanda utilizzata (e quindi la sua utilità) dipende dal confronto della pressione (osmotica) che le particelle contenute nella stessa esercitano, con quella del nostro plasma. Si distinguono essenzialmente in ISO-toniche (con la stessa pressione) con quindi un’assimilazione che avviene in medio e breve termine (lo sono la stragrande maggioranza degli integratori in vendita già pronti, Gatorade, Isostad ecc) e IPO-toniche (con pressione inferiore, Enervit Acquasport) che quindi consentono un’assimilazione in tempi molto rapidi e quindi ideali duranti allenamenti e gare. Quelle IPER-toniche (con pressione superiore) richiedono invece tempi lunghi per l’assimilazione, ottimi nelle fasi di recupero. I metodi e gli strumenti per reidratarsi in allenamento sono ormai molti e vanno dai praticissimi porta borraccia da fissare in vita, a quelli da tenere in mano agli ormai diffusissimi zainetti (Camelbak o similari), con l’unico problema della temperatura dei liquidi contenuti che soprattutto per i lunghi tragitti si alza irrimediabilmente dopo poco tempo dagli ideali 5°.